Il premio Oscar James Cameron ha recentemente dichiarato che nel suo futuro cinematografico si dedicherà solamente allo sviluppo dei sequel di Avatar(2-3-4)e alla realizzazione di documentari, soprattutto dedicati alle sue ricerche scientifiche. Negli ultimi sedici anni, il regista James Cameron ha realizzato due film e otto spedizioni esplorative sui fondali dell’oceano, traendo da queste ultime cinque documentari. Avatar è stato il film che ha incassato di più nella storia del cinema portando a casa oltre un bottino senza eguali anche tre Oscar per la migliore fotografia, la migliore scenografia e i migliori effetti speciali. Non c’è da meravigliarsi se il regista canadese di Terminator(1 e 2), Aliens – Scontro finale, Titanic abbia deciso di scommettere su questo franchise che sicuramente gli porterà introiti e successi epocali. Il genio Cameron si è cimentato nella produzione di documentari e in seguito nell’ideazione e nella realizzazione di nuove tecnologie cinematografiche e proprio grazie a questo capolavoro ha contributo allo sviluppo della computer grafica e del cinema tridimensionale.
“L’anno scorso ho praticamente completamente sciolto, la sezione sviluppo della mia compagnia di produzione. Quindi sono interessato a sviluppare qualcosa solo nel business Avatar. Punto. Tutto qui. Sto facendo Avatar 2, Avatar 3, forse Avatar 4, e non ho intenzione di produrre film di altre persone, per loro. Non sono interessato a raccogliere script.
So che il tutto sembra un po’ limitato, ma il punto è che penso di poter dire tutto quello che ho bisogno di dire e, che credo debba essere detto, per quanto riguarda lo stato del mondo e quello che penso dobbiamo fare a riguardo, nel panorama Avatar. E farlo, in un modo divertente. Tutto ciò che non posso dire in quell’area, lo voglio dire attraverso i documentari, che sto continuando a realizzare”.
Avatar 2 sarebbe dovuto arrivare nei cinema per il 2014, ma recentemente il produttore Jon Landau ha spiegato che l’uscita potrebbe subire uno slittamento fino al 2016, in quanto si deve creare la tecnologia necessaria per la realizzazione dei sequel. Nel frattempo il regista è impegnato nella realizzazione del documentario sul Deep Sea Challenger, che ha da poco completato la sua prima spedizione per la quale è stato calato nell’Oceano Pacifico per raggiungere nella Fossa nelle Marianne il punto più profondo della Terra, il “Challenger Deep”(da cui prende il nome la spedizione). Aspettando nuove news e nuovi risvolti sul suo progetto dall’inarrestabile Cameron, regista e esploratore di National Geographic, ci godiamo le sue imprese in giro per il mondo.