Presidenti ed ex presidenti sono sempre piaciuti al cinema americano (c’è addirittura un film su una ex First Lady, Cara insopportabile Tess con Nicolas Cage e Shirley Maclaine, entrambi fantastici).
Alcuni attori sono particolarmente portati a sostenere questa parte impegnativa. Sarà per il suo incredibile carisma, ma Gene Hackman riesce perfettamente a calarsi nei panni del primo cittadino degli Stati Uniti d’America; l’aveva già fatto in Potere Assoluto di Clint Eastwood, tratteggiando un presidente vigliacco e senza scrupoli.
In Due candidati per una poltrona abbiamo a che fare con un ex ben più pacioccone e progressista.
L’interpretazione di Gene Hackman è certamente la cosa migliore di questo film di Donald Petrie, insieme alla presenza della sempre brava Marcia Gay Harden, quello che invece non funziona è il vero protagonista, Ray Romano, a cui il film è stato scritto addosso e che francamente risulta molto meno comico dello stesso Hackman.
Ma d’altra parte la classe non è acqua e quindi non ci dobbiamo certo meravigliare.
Di Due Candidati e una poltrona ricorderemo un paio di simpatiche gag sul confronto tra ex presidenti e sul rapporto tra Hackman e il suo staff. Il resto si dimentica, ma per fortuna è piacevolmente innocuo.