Lo diciamo ad ogni nuovo film della Pixar: con questo hanno raggiunto il massimo. E puntualmente veniamo smentiti. Monsters & Co era un capolavoro di tecnica e comicità raffinata, Alla ricerca di Nemo è una delle migliori sceneggiature degli ultimi vent’anni, Gli incredibili è semplicemente un capolavoro assoluto, uno di quei film perfetti che vorresti non finissero mai.
Gli Incredibili: supereroi e oltre
Diretto da quel genio che è Brad Bird, già autore de Il gigante di ferro e per molti anni alla corte di Matt Groening, creatore dei Simpson, Gli incredibili è un film che tocca una serie di temi di scottante attualità, dal razzismo all’alienazione, dalla depressione al terrorismo, dalla difficoltà dei rapporti familiari all’amicizia.
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Il tutto attraverso una storia di supereroi che shakera Spy Kids a James Bond, i Fantastici Quattro con gli X-men, Watchmen con Kingdom Come, fino a Il ritorno dello Jedi e La pericolosa partita. Tutto questo e molto di più, ovviamente messo in scena grazie a dei personaggi tutti azzeccatissimi, un ritmo incalzante, uno script che incastra alla perfezione i tanti temi che vengono tirati in ballo.
Gli Incredibili: una famiglia diversa dal solito
Se ne Il gigante di ferro Bird inseriva in una storia animata i temi della guerra fredda, dell’olocausto nucleare e dell’insensato deisiderio di autodistruzione dell’essere umano, unendoli a valori reali come l’amicizia, la famiglia e la creazione artistica, qui è capace di andare ben oltre. Mr. Incredible e tutti gli altri supereroi sono dei diversi rigettati dalla società, esattamente come succede negli X-men marveliani, e come diversi accusano patologie depressive, tendono all’isolamento, hanno un carattere compulsivo e rifiutano le regole della società. Ciò nonostante hanno un profondo senso di responsabilità e sanno di dovere utilizzare i loro poteri per il bene della comunità contro i malvagi.
Gli Incredibili: dall’action alla commedia sofisticata
Bird si rifà, quindi, per raccontare la sua incredibile storia, ai classici del cinema d’azione: la stilista dei supereroi Edna (mirabilmente doppiata nella versione italiana da Amanda Lear) è la versione femminile di Q, Syndrome è uno dei tanti nemici di 007, ma nel suo folle piano di uccidere i superoi ricorda anche l’assassino degli stessi in Watchmen di Moore & Gibbons, una delle più grandi graphic novel della storia. Così come il ritorno dei supereroi per smascherare quello cattivo e un chiaro riferimento a Kingdom Come, l’apocalisse del fumetto americano, in cui gli uomini e le donne con i poteri combattono una guerra terribile per liberare l’umanità dai super schizofrenici.
E c’è ancora di più, perché Gli incredibili è una commedia sentimentale e un teen movie, un dramma esistenziale come Il prigioniero della seconda strada e un ricordo sentito delle vittime dell’Undici Settembre.
Gli Incredibili abitano alla Pixar
Pixar è riuscita così in pochi anni a raggiungere un obiettivo che alla Disney è sempre stato precluso: la factory di John Lasseter e Steve Jobs, infatti, riesce con le sue opere a parlare con tutti, dove il cinema della Disney tendeva invece alla normalizzazione del diverso e quindi alla sua omologazione nell’ideale universo disneyano. La Pixar fa invece dell’estro creativo e delle eccentricità che ne conseguono uno stile di vita. I mostri continuano a essere mostri e a restare nel loro mondo, i giocattoli non vogliono che gli umani scoprano di essere osservati da loro, i pesci vivono nel mare e non negli acquari, così come i supereroi hanno le loro identità segrete.
Insomma, l’ordine naturale delle cose.