L’umorismo umorale non ha mai deluso sul grande schermo, soprattutto se viene raccontato con leggerezza e poca volgarità come in …e alla fine arriva Polly.
Le situazioni imbarazzanti fanno ridere, c’è poco da fare, ma bisogna anche saperle gestire sullo schermo, una cosa che a John Hamburg viene piuttosto bene.
Dopo Zoolander e Ti presento i miei, il sodalizio tra l’autore e il suo attore – feticcio Ben Stiller continua, nuovamente scandagliando il paradosso del quotidiano nelle sue paradossali sfumature. Il punto forte di questa coppia ormai collaudata sta proprio nel mettere in luce goffaggini, punti deboli e piccole fobie.
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Ancora una volta Ben è l’uomo innamorato che perde la testa per una donna che sconvolge il suo modo di essere e, per essere accettato, cerca di comportarsi in maniera del tutto innaturale creando piccoli, irreparabili disastri. La donna (una bellissima e autoironica Jennifer Aniston) è sempre sicura di sé e di tutte le sue piccole particolarità, non ha mai dubbi, non si fa domande e soprattutto non fa figuracce. Ma è poi vero? O semplicemente non se ne cura?
Jennifer Aniston interpreta la sua Polly come un vero portento, una forza della natura sempre pronta a dare il massimo delle sue energie, a gettarsi a capofitto in qualunque cosa. Sta proprio qui la grande sensualità di Polly, è questo ciò che la rende irresistibile e forse non si riuscirebbe a immaginarla con un altro volto.
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Oltre ai due protagonisti, il cast si avvale di altri attori che rendono il tutto ancora più divertente: Debra Messing, ormai celeberrima protagonista femminile di Will & Grace che al cinema sembra essere destinata a interpretare la moglie fedifraga (vedi Il profumo del mosto selvatico) e il sempre grandissimo Philip Seymour Hoffman, qui alle prese con uno dei personaggi più disgustosi e umorali degli ultimi dieci anni, addirittura coniatore di termini nuovi per definire le sue ‘gesta’.
…e alla fine arriva Polly ha sceneggiatura coi fiocchi e una miscela godibilissima, alla fine della quale si faticherà a decidere quale momento del film sia il più divertente.