John Hughes decise di raccontare al mondo, in quel folle decennio che furono gli anni Ottanta, com’era difficile la vita per gli adolescenti americani, soprattutto se costretti a vivere la loro difficile condizione negli omologati sobborghi di provincia.
Tutto ebbe inizio con Breakfast Club e Sixteen Candles, Pretty in Pink e quell’immane capolavoro che è Una pazza giornata di vacanza. In questi film snobbati dalla critica, ma oggi fondamentali dal punto di vista quantomeno storico e sociale, fecero le loro prime apparizioni Emilio Estevez, Matthew Broderick, Demi Moore, Robert Downey Jr., e altri che sembravano destinati a diventare anche più famosi, ma che non ebbero altrettanta fortuna, prima fra tutte la stella Molly Ringwald.
Vent’anni dopo incontriamo La ragazza della porta accanto
Al secolo Elisha Cuthbert, stellina del successo televisivo 24 e biondina di belle speranze che irrompe nei sogni di un liceale nei panni, pochi, di star del porno dal cuore d’oro. Prima ci sarà l’amicizia, poi, l’amore e tutto finirà nel migliore dei modi, con tanto di imprevedibile colpo di scena.
La ragazza della porta accanto non raggiunge John Hughes
Ma ci permette di goderci una commedia giovanilistica fresca e senza inutili intermezzi pecorecci, con un cast simpatico e di belle speranze e una regia equilibrata. Un piccolo, piacevolissimo tuffo in un attualissimo passato.