Trentacinque milioni di euro con i primi tre film da regista, una casa di produzione appena fondata in compagnia
del suo amico e socio di scrittura Marco Martani, due film in uscita in pochi mesi e un terzo in fase di sviluppo e pure in 3D. Infaticabile Fausto Brizzi, che dopo tanti cinepanettoni scritti per De Sica e Boldi, è riuscito a cambiare la sua vita nel giro di una Notte. Prima degli esami, ovviamente. Quella fresca commedia teen che, partita come una scommessa, è diventata uno dei più clamorosi case history cinematografici degli ultimi anni, è stato il trampolino di lancio per il vulcanico Fausto, e anche per Martani e Massimiliano Bruno, il terzo componente di questa combriccola di sceneggiatori che in meno di un lustro si ritrova a essere un punto di riferimento importantissimo per il cinema
italiano.
Martani dopo Cemento armato si sta dedicando anima e corpo alla Wildside, la factory appena fondata con Brizzi, Lorenzo Mieli (con la sua Wilder già produttore di Boris) e Mario Gianani (socio di Saverio Costanzo). Max Bruno si occuperà di sviluppare progetti per la IIF, a partire dal suo esordio alla regia, e Fausto…
The Cinema Show ha incontrato Brizzi mentre era impegnato con il missaggio di Maschi contro Femmine e il montaggio di Femmine contro Maschi, come potete vedere nella nostra video intervista, raccontandoci lui stesso tutto quello che c’è da sapere sul primo film, in sala dal 27 ottobre. Noi, invece, vogliamo capire perché questo compulsivo collezionista di magliette raffiguranti personaggi dei fumetti e dei cartoni animati può diventare il più importante uomo di cinema italiano.
Take a Walk on the Wildside
Partiamo proprio dalla Wild Side. Il loro primo film prodotto è La solitudine dei numeri primi, in collaborazione con Medusa. Saverio Costanzo alla regia, il film è stato selezionato in Concorso a Venezia 67. dal vecchio amico Marco Mueller, che con Brizzi e Martani aveva iniziato a sviluppare tanti progetti con la sua Downtown prima di essere accolto al soglio di Biennale, tra cui anche un film di fantascienza basato su un soggetto di Valerio Evangelisti.
A seguire arriverà Boris – Il Film, sulla carta uno dei potenziali campioni d’incasso di questa stagione, mentre sono già finite le riprese de Il gioiellino di Andrea Molaioli, attesissimo dopo il successo de La ragazza del lago. Inoltre, tanto per non lasciare niente al caso, c’è anche una serie prodotta da Sky e BBC sulla famiglia Medici, un kolossal
in costume dal successo garantito. E poi, ovviamente, i film diretti da Brizzi: Sex in 3D, la cui sceneggiatura è stata da poco chiusa e le cui riprese inizieranno in primavera, e poi un progetto top secret che segnerà un’ulteriore rivoluzione e che Brizzi stesso ci ha chiesto di non rivelare.
Looking for Fausto
A proposito di progetti cinematografici, il regista di Ex è in questo momento l’unico cineasta italiano di genere alla ricerca di un respiro internazionale. La commedia anglosassone è l’obiettivo di Brizzi, da sempre grande ammiratore del cinema di Richard Curtis, da Quattro matrimoni e un funerale a Notting Hill e Love Actually. Questo desiderio di fare dei film più sofisticati rispetto al prodotto medio italiano, ha permesso ai precedenti film di Brizzi
di essere venduti molto bene all’estero, di essere opzionati per eventuali remake, di essere trasformati addirittura in una serie TV, come accadrà per Notte prima degli esami. Tutti valori aggiunti che permettono ovviamente un’operatività importante e una notevole libertà d’azione, fondamentale all’interno di un sistema elefantiaco e lento come l’industria della celluloide italiana.
Un sistema che è sempre stato stretto al team Brizzi-Martani-Bruno, abituato ai metodi sbrigativi ed efficaci di Aurelio De Laurentiis e che una volta resosi un minimo indipendente ha cercato di ricreare, girando e montando
quasi in contemporanea Notte prima degli esami – Oggi, per poi arrivare addirittura a realizzare due film in parallelo, Maschi contro Femmine e Femmine contro Maschi. Il primo è distribuito da 01 Distribution, il secondo da Medusa. L’uovo di Colombo. Un’operazione che può permettersi solo un regista con un fortissimo potere contrattuale e che forse solo Brizzi ha in questo momento. Lo dimostra anche il cast dei due film, a dir poco ricco.
Claudio Bisio, improvvisamente diventato uomo d’oro del cinema italiano con Benvenuti al Sud, Fabio De Luigi, Giuseppe Cederna, una terna che fa venire, non a caso, subito in mente Gabriele Salvatores, altro nostro regista davvero internazionale e anche lui quanto più possibile autarchico. E poi Carla Signoris, Paola Cortellesi, il fedelissimo Nicolas Vaporidis, la sorpresa in chiave leggera Alessandro Preziosi, e in ruoli secondari che diventeranno primari in Femmine contro Maschi, Emilio Solfrizzi e Luciana Littizzetto a cui si aggiungeranno altri due generatori di blockbuster come Ficarra e Picone.
Maschi contro Femmine e viceversa, quello di cui parlano questi due film è facile a dirsi: ovviamente l’estenuante contrapposizione tra i diversi bisogni e desideri delle due metà del cielo, con un target dichiarato nel titolo e un’età di riferimento dai sedici ai sessant’anni, in parole povere un’operazione quasi infallibile. Per tutte queste ragioni Fausto Brizzi potrebbe essere alla fine di questa stagione cinematografica uno degli uomini più potenti del cinema italiano, alla stregua di Gianpaolo Letta, amministratore delegato di Medusa, Riccardo Tozzi, patron di Cattleya, e la figura che il consiglio d’amministrazione della Rai deciderà di mettere a capo di RaiCinema per quell’epoca.
E chissà che avere un regista in una posizione ruolo di assoluto rilievo non faccia un gran bene al nostro tartassato movimento della settima arte.