I generi hanno tutti delle caratteristiche particolari. Il melò fa piangere, l’action fa emozionare, il thriller mette ansia, il porno fa arrapare. E la commedia fa ridere, a quello serve, ed è anche la cosa più difficile, non a caso di commedie che non fanno ridere ce ne sono tante, decisamente troppe. Non è il caso, per fortuna, di Come ti spaccio la famiglia.
Divertente storiella: un piccolo spacciatore di erbetta per pagare un debito accetta di portare un grosso carico dal Messico agli States. Per passare inosservato decide di farsi una famiglia, reclutando una procace spogliarellista, una giovane senza tetto e un imbranato lasciato a se stesso. Ovviamente, ne succederanno di tutti i colori.
Come ti spaccio la famiglia è l’ennesima variazione sul tema Hangover
La Warner Bros deve essere senz’altro molto riconoscente a Todd Phillips per avere inventato un nuovo filone e dato la possibilità a molti attori di talento di esprimersi al meglio. È il caso di Jason Sudeikis, ottimo protagonista qui, a cui fa da spalla proprio uno dei tre “leoni” Ed Helms. La stessa Jennifer Aniston ha trovato una sua seconda giovinezza, mostrandosi generosamente in lingerie come già in Come ammazzare il capo…e vivere felici.
Apparentemente politicamente scorretto, Come ti spaccio la famiglia è un film molto più normalizzato rispetto all’esordio di Rawson Marshall Thurber, l’esilarante Palle al balzo, e non manca una morale finale che mal si accomuna a molte delle divertentissime gag. Ma poco importa, perché quello che conta davvero è che Come ti spaccio la famiglia fa ridere, e non poco, grazie agli interpreti, a l’ottimo ritmo e a una piacevolissima mancanza di freni per gran parte del film.
In un periodo in cui si deve risparmiare su tutto, almeno sul divertimento è meglio non lesinare.