Il siero delle vanità, ancora un thriller per Alex Infascelli, questa volta ambientato nel mondo della televisione dove, ovviamente, non è tutt’oro quello che luccica…
Il siero delle vanità, la trama
Uno dopo l’altro scompaiono nel nulla alcuni dei più famosi personaggi dello spettacolo. Sonia Norton, conduttrice dell’omonimo show televisivo, lo definisce un attacco senza precedenti al cuore della nazione. Per far luce su questo inquietante mistero, viene richiamata in servizio Lucia Allasco, ex ispettore reduce da un tragico incidente avvenuto durante un’operazione di polizia, e le viene affiancato un suo vecchio collega, Franco Berardi. Presto le tracce porteranno Lucia e Franco proprio al Sonia Norton Show…
Sono ormai anni che in Italia si cerca un regista che possa non far rimpiangere Dario Argento in quel campo poco battuto dalla nostra cinematografia che il thriller a tinte forti. Molti sono stati i tentativi, ma nella maggior parte dei casi si è trattato di fuochi fatui. Alex Infascelli, dopo l’interessante, seppur non riuscitissimo esordio di Almost Blue, tratto dall’omonimo romanzo di Carlo Lucarelli, sembra avere voglia di seguire le orme dell’Illustre Dario e, per riuscire al meglio in questa improba impresa, si affida di nuovo ad uno scrittore di vaglia. Stiamo parlando di Niccolò Ammaniti che, dopo il grande successo ottenuto da Io non ho paura, romanzo prima e film poi, diretto da Gabriele Salvatores, si mette al servizio di Infascelli per raccontare il lato oscuro della televisione.
Somministriamoci Il siero delle vanità
Proprio il desiderio del giovane regista a voler collaborare con autori di spicco della letteratura di genere nostrana, potrebbe essere una formula vincente per il futuro del giallo all’italiana, per il momento abbiamo questo attacco affatto velato nei confronti del mondo della televisione contemporanea dove l’apparire innanzitutto è la parola d’ordine. Per raccontare questa intrigante storia, Infascelli ha voluto un cast di tutto rispetto, a partire da Margherita Buy, sempre più lontana dai ruoli da Meg Ryan italiana che hanno caratterizzato una lunga fase della sua carriera e che in questo caso si veste di panni per lei totalmente inediti, quelli di un ispettore di polizia.
Ma ovviamente non dobbiamo aspettarci niente che abbia a che fare con Distretto di polizia (serie televisiva di tutto rispetto, per altro), viste le atmosfere cupe e claustrofobiche a cui ci ha abituato Alex che contrappone alla bravura della Buy una Francesca Neri spietata conduttrice televisiva (i riferimenti alla realtà traeteli voi, ne avete facoltà…). Completano la partita Valerio Mastandrea, intrepido poliziotto, Barbora Bobulova e uno stuolo di ottimi caratteristi, tra cui ricordiamo Marco Giallini (da poco visto nel Non ti muovere di Sergio Castellitto), Luis Molteni e Maddalena Maggi.
Senza voler fare facile retorica, comunque, sapere che qualcuno nutra il desiderio di mettere alla berlina il nostro devastato panorama televisivo, specchio di un Paese in condizioni anche peggiori, non può che dare una punta d’ottimismo agli spettatori…