Dal 1° gennaio 2020 la Slovacchia avrà un Tax Credit al 33% per le produzioni cinematografiche che andranno a girare a Bratislava e dintorni. Un notevole passo in avanti rispetto alla precedente legislazione, che prevedeva uno sgravio fiscale del 20%. Una decisione presa anche grazie al gradimento manifestato negli ultimi anni nei confronti delle location slovacche, sfruttate magnificamente ad esempio da Francis Lawrence in Red Sparrow.
La Slovacchia, patria di Marek Hamsik, diventa così la seconda nazione europea più appetibile per le produzioni cinematografiche di tutto il mondo. Questa particolare classifica è guidata dalla Romania, da anni terra di conquista per le major americani che hanno scoperto la bellezza di poter avere maestranze dall’ottima professionalità, senza dover trattare con i potentissimi sindacati di settore statunitensi. In Romania il Tax Credit varia tra il 35 e il 45%, a seconda degli investimenti che vengono fatti sul territorio.
I migliori Tax Credit europei
Dopo Romania e Slovacchia, sono Ungheria, Polonia, Olanda ed Estonia i campioni in europa, con un tasso di rimborso fiscale del 30%. Un club a cui si è da poco “iscritto” il Kazakistan, con una nuova norma ratificata il 16 agosto scorso.
Il proliferare di questi ottimi incentivi fiscali è particolarmente interessante per le produzioni americane anche alla luce del boicottaggio nei confronti dello stato di Georgia, dopo l’approvazione della cavernicola legge sull’aborto nel maggio scorso, e che ha scatenato polemiche e boicottaggi da parte di attori, registi e produzioni di prima fascia.
E in Italia come funziona?
Tanto per cambiare, in maniera piuttosto complicata. La cosa migliore da fare è studiare bene il testo sul Tax Credit contenuto nell’ultima legge di cinema. Con le debite accortezze, è discretamente favorevole, fermo restando che si può fare di meglio alla luce della concorrenza che arriva dai paesi dell’Est. Portare grosse produzioni in patria significa prima di tutto una ricaduta importante sull’indotto, con flussi di denaro per diversi comparti merceologici. Un esempio importante è stato quello di Spider-man: Far from Home, girato tra Repubblica Ceca, Regno Unito e Italia.
Il nostro paese ha un vantaggio, come ha evidenziato l’ANICA, l’Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive, all’ultima Mostra del cinema di Venezia, presentando il nuovo promo rivolto alle produzioni internazionali che vogliono girare in Italia. Una varietà di location straordinaria, che permettono di replicare l’Everest o i Caraibi, film commission regionali che si fanno in quattro per rendere la permanenza di talent e tecnici il più piacevole possibile, professionisti eccellenti da poter ingaggiare in loco.
Il ministro Franceschini, tornato da poco in carica, potrebbe e dovrebbe considerare l’ipotesi di rivedere la legge cinema, migliorandola non solo per quanto riguarda il Tax Credit, ma in ogni punto in cui è migliorabile, per rendere la nostra industria cinematografica ancora più competitiva a livello mondiale.