Come abbia fatto John Carpenter a creare un personaggio come Snake Plissken lo sa il cielo. Eppure, nonostante siano passati più di vent’anni, l’uomo dei reparti speciali arrestato per rapina e costretto, suo malgrado, a salvare il presidente degli Stati Uniti dal Duca di New York City, continua ad avere una schiera nutritissima di seguaci. Lo dimostra l’attesa per l’uscita dell’edizione DVD italiana di 1997: fuga da New York.
1997: la delinquenza negli Stati Uniti ha raggiunto livelli altissimi, costringendo il governo federale a istituire un corpo di polizia nazionale paramilitare e di trasformare l’intera isola di Manhattan in un carcere di massima sicurezza.
Proprio mentre Snake Plissken, ex eroe della guerra in Russia, viene portato su Liberty Island in attesa di essere trasferito nell’enorme penitenziario, un commando di terroristi fa schiantare l’Air Force One, l’aereo presidenziale, contro un grattacielo dell’isola. Il presidente si salva grazie alla cellula di salvataggio, ma viene immediatamente catturato dagli uomini del Duca, boss incontrastato del nuovo ordine malavitoso di Manhattan.
A questo punto Bob Hauk, capitano della polizia degli Stati Uniti, non può fare a meno di proporre a Plissken la libertà in cambio della salvezza del Presidente, consapevole che solo lui può riuscire nella disperata impresa di salvarlo da morte certa. Ma ci dovrà riuscire in ventitre ore, altrimenti…
Kurt Russell nei panni di Snake Plissken è un’icona del cinema fantastico
La collaborazione tra l’attore e il regista, iniziata con Elvis, sarebbe stata poi fortunatissima, proseguendo con La cosa, Grosso guaio a Chinatown e Fuga da Los Angeles, seguito/remake di 1997.
Ma oltre al protagonista, perfettamente costruito anche nel look, tutta la scelta del cast è stata davvero felice, con una serie di caratteristi che hanno reso indimenticabili tutti i loro personaggi.
Isaac Hayes è il Duca, Harry Dean Stanton veste i panni di Brain e al suo fianco c’è la bomba sexy Adrienne Barbeau, già protagonista di The Fog e all’epoca compagna di Carpenter; Ernest Borgnine è Cabbie, mentre la nemesi in divisa di Snake è l’impareggiabile Lee Van Cleef.
Carpenter ama lavorare spesso con gli stessi attori, per questo in 1997: fuga da New York ritroviamo Donald Pleasance che, dopo il ruolo dello psichiatra in Halloween, tratteggia qui un presidente vigliacco e grottesco, in linea con la visione anarchica del regista.
Ma la vera sopresa è Frank Doubleday, un vecchio pallino di Carpenter sin dai tempi di Distretto 13 che si trasforma in Romero (un nome affatto casuale…), l’inquietante attendente del Duca.
1997: fuga da New York è oggi più che mai un film attualissimo
Carpenter già dai suoi primi film ha dipinto l’America come una terra senza legge, in cui le uniche regole sono quelle degli uomini d’onore. Proprio per questo Snake Plissken (ovviamente Jena nella versione italiana) è il personaggio per eccellenza dell’universo carpenteriano, quanto di più si avvicini allo stesso regista.
Gran parte delle fortune del film, inoltre, si devono attribuire alla colonna sonora, composta dallo stesso Carpenter come in quasi tutti i suoi film, un tema minimale e cupo che rende perfettamente l’inquietudine di un futuro incerto.
Prestazioni audio e video
Purtroppo e per fortuna, la traccia italiana è quella originale, quindi se da una parte chi, come il sottoscritto, vide il film all’epoca sul grande schermo può rivivere le stesse emozioni, dall’altra l’uscita in un semplice 2.0, oltretutto con una digitalizzazione non ottimale che ha eccessivamente attutito alcuni passaggi, soprattutto di dialogo, non rende merito al film e alla grande attenzione che Carpenter ha sempre dato al sonoro nel suo cinema.
Per godersi al meglio l’avventura di Snake consigliamo quindi il dolby surround 5.1 della traccia inglese, digitalizzata in maniera soddisfacente e con un effetto davvero avvolgente, seppur non di livello trascendentale.
Per quanto riguarda la traccia video, sono presenti qua e là alcune imperfezioni di grana dettate dall’età, ma nel complesso la resa dei molti chiaroscuri, accentuati dalla tenue illuminazione che caratterizza tutta la pellicola, è più che soddisfacente.
Contenuti speciali
Lo ammettiamo, avevamo sperato per un attimo in un’edizione che non facesse rimpiangere quella ricchissima uscita per il mercato statunitense. Siamo rimasti invece a bocca asciutta. Un teaser, un trailer e uno speciale, “Snake Plissken: man of honor”, in cui John Carpenter e la produttrice Debra Hill raccontano la genesi del film, la scelta dei personaggi e le vicissitudini produttive (tanto per fare un esempio: come si fa a girare un film del genere con soli cinque milioni di dollari a disposizione?)
Un po’ pochino a dire il vero, avremmo sperato in un commento audio e in più interviste, ma per fortuna in alcuni casi basta il film a toglierci il pensiero.
Critico, ufficio stampa, festival programmer, esperto di cinema sportivo. Tifoso del Napoli, dove è nato nel corso del XX secolo. Londra è la sua città, dove vive per la maggior parte del tempo. Ha fondato The Cinema Show nel 2010, come primo mensile esclusivamente per iPad in Italia.