Kay, la guerra del buio è una saga partita nel 2014 dalle pagine di Agenzia Alfa. Protagonista è la mutata figlia adottiva degli agenti speciali Alfa Branko e April. Entrata a far parte del tempio della Sorellanza Telepate, ne diverrà poi la prima sacerdotessa, durante un percorso della durata di secoli.
Questo il preambolo di Kay, la guerra del buio
Troverete invece l’inizio di questa epopea, andata avanti per sei anni e che ha ampliato il già importante universo di Nathan Never. Non è la storia la novità, che va sottolineato essere molto bella e con una nuova struttura narrativa che gli dà un respiro e una profondità ancora maggiore. Non parliamo comunque di un inedito, ma è importante soffermarsi sull’operazione in sé, che apre scenari assai interessanti nel panorama della Sergio Bonelli Editore.
Soprattutto se riferiti a Nathan Never, personaggio che lo stesso Sergio Bonelli amava molto, ma che proprio parlando con The Cinema Show aveva rivelato essere bisognoso di continuo supporto. Come tutte le storie di fantascienza, Nathan Never ha trovato negli anni linfa grazie alle saghe che hanno introdotto nuovi personaggi e snodi narrativi.
Il personaggio di Kay, sin dal suo esordio, si era rivelata una variabile interessante.
Prima di tutto, per la possibilità di creare un nucleo familiare disfunzionale, che introduceva elementi di quotidianità che erano mancati nel mondo noir e tormentato dell’Agente Alfa. Inoltre, grazie ai suoi poteri telepatici, Kay si dimostra ben presto un valido jolly per Nathan e compagni.
Lo è in questo caso anche per il suo editore. L’idea di trasformare la guerra del buio in una collana in formato manga è una delle migliori che la Bonelli ha avuto negli ultimi anni. Distribuzione solo in fumetteria, o attraverso l’on line shop, tesa ad avvicinare un pubblico adolescenziale diverso da quello già pratico del classico formato “Tex” o “Dylan Dog”.
Kay è un personaggio che è stato molto strutturato negli anni, e ben si rispecchia nelle preadolescenti con le prime tendenze geek e confusioni ormonali. È un carattere complesso, tormentato, controverso, che crescendo assume una forza e una psicologia affatto convenzionale e assai aspirazionale.
Riuscire a far entrare, attraverso una forma editoriale nota e praticata, questo particolare segmento di lettorato nel mondo di Kay, significa anche dare una nuova vita a tutto l’universo Nathan Never, che di una spinta ha più che mai bisogno.
La fantascienza è sempre stata una gatta da pelare per il fumetto italiano. Lo sa bene la Bonelli che con l’infausto Gregory Hunter fece un tonfo incredibile. Medda, Serra e Vigna con Nathan Never riuscirono invece a trovare il giusto equilibrio tra i generi, il citazionismo e gli omaggi.
L’anno prossimo, nel giugno del 2021, festeggeremo i 30 anni di Nathan Never. Speriamo che Kay, la guerra del buio possa aiutare a portare una nuova generazione di lettori che lo accompagni fino al quarantennale. E oltre.