Nonostante gli hashtag di incoraggiamento, tanto inutili quanto autocelebrativi, il cinema in Italia ripartirà solo in presenza di qualche titolo che possa davvero portare il pubblico in sala. Gli esercenti italiani aspettano con ansia il 19 agosto, quando Walt Disney farà uscire Onward, atteso qualche mese fa, già su Disney+ negli Stati Uniti, un “back to school” leggermente anticipato, ma nell’anno del Covid-19 niente può essere normale.
Il 26 agosto arriverà invece Tenet, il nuovo film di Christopher Nolan, che la Warner Bros distribuirà prima nei mercati internazionali e poi, non si sa quando, sul territorio americano, sovvertendo di fatto il naturale ordine delle cose. Almeno di quelle della distribuzione cinematografica.
Per il resto, continue notizie di spostamenti nel 2021 di titoli già attesissimi, calma piatta su altri sui quali nessuno si azzarda a dire niente anche a mezza bocca, per timore di essere smentito da una nuova ondata del virus con conseguente lockdown.
C’è qualcuno che può trarre vantaggio dalla situazione
Il cinema italiano. Quello che per anni si è lamentato di non avere sufficiente spazio in sala, colonizzate dai titoli a stelle e strisce. Ecco, nell’autunno del loro scontento non esistono alibi. Titoli italiani ce ne sono e ci sarà lo spazio per presentarli, a patto che il sistema cinema Italia voglia crederci. Tradotto: investendo nella promozione da parte dei distributori. Spendendosi generosamente in attività di lancio da parte di attori e registi, e non interviste su Zoom, ma saluti in sala e festival lungo tutto lo stivale, per riconnettersi con un pubblico che non deve essere più virtuale, ma ben tangibile. Sempre in totale sicurezza ovviamente, ma tornare alle presentazioni fisiche avrà un ruolo importantissimo per gli esercenti.
Ecco, gli esercenti, che sono stati colpiti più di chiunque altro da questa situazione. Anche loro dovranno fare la loro parte, informando e incentivando il pubblico, esponendo cartonati, poster, passando trailer, pompando di notizie i loro siti e profili social per far tornare la gente al cinema. E naturalmente, seguendo le direttive per la sicurezza in maniera certosina.
In tutto questo scenario, c’è una manciata di titoli italiani, in tempi normali penalizzati dal tradizionale flusso distributivo, che ha la possibilità di avvicinarsi a un pubblico più ampio. Non dovrà soffrire la presenza di blockbuster e grandi nomi hollywoodiani, la concorrenza diretta sarà quella del cinema europeo. Sarà quindi una sfida equa, senza l’usuale gap finanziario che può esserci tra una piccola distribuzione indipendente e una major americana.
Vediamo allora quali saranno i film italiani che maggiormente potranno trarre vantaggio dalla situazione e quelli già molto attesi che, in assenza di concorrenza americana, potrebbero diventare delle fonti d’incasso inaspettate.