È certamente un cineasta da tenere d’occhio il norvegese Kristoffer Brogli, dato che dopo Sick of Myself ha tirato fuori un altro gioiellino come Dream Scenario, prodotto da A24 e interpretato da un attore dal talento immenso e insostenibile, come certificato anche da un film che porta questo titolo, come Nicolas Cage. E non si tratta di vincere facile, dato che il secondo film è di solito più difficile da fare del primo.
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L’esordio di Brogli è notevole. La storia tra Signe e Thomas, lei ragazza poco interessante e priva di qualunque talento, lui convinto di averne tanto quanto il suo ego, che è inversamente proporzionale alla sua intelligenza, è un manifesto della contemporaneità.
Signe, che non riesce a sopportare il fatto di non essere al centro dell’attenzione, capisce che la pietà e la compassione sono condizioni ideali per riempire la sua vita. Lo strumento per raggiungerle è la menzogna, sistematica, e l’assoluta non curanza dell’unica cosa tangibile di cui dispone, il proprio corpo. Signe sceglie deliberatamente di essere malata, perché quello che conta è essere qualcosa, effimera condizione che trascende l’esistenza, ascensione a un paradiso artificiale.
Sick of Myself è un film crudele e intelligente
Una commedia nerissima con tracce di horror nell’epoca della società degli influencer, un quotidiano che esiste solo se fermato in un’immagina scattata da uno smartphone e condiviso con persone che, in gran parte, non sappiamo nemmeno chi siano. Ma non importa, quello che conta è avere più like per soddisfare il bisogno d’ignorare la mediocrità a cui ci si è assoggettati.
Signe è un personaggio che resta impresso, un mostro che ha deciso di trasformarsi sull’altare della socialità consapevolmente, diventando dipendente dei suoi malesseri senza alcuna voglia di disintossicarsi. Un corpo cronenberghiano, ma solo nelle intenzioni, perché le manipolazioni e metarfosi di Cronenberg sono dettate dalla scienza (La mosca, Inseparabili) e dall’arte (Crash, Crimes of the Future).
Sick of Myself è programmatico nel titolo: si è stufi di sé stessi per mancanza. Di ideali, di cultura, di umanità.