In un periodo così complicato come quello che sta vivendo l’Italia, e il mondo intero, a causa della pandemia di Covid-19, fa piacere vedere che ci sono delle avventure fortunate. Come quella di Samuel Stern, fumetto della Bugs Comics che abbiamo seguito con attenzione sin dal primo numero.
La serie, creata da Gianmarco Fumasoli, è arrivata agevolmente al suo numero 8, ritagliandosi uno spazio importante in un mercato da sempre complesso, ulteriormente appesantito dal lockdown e dalla crisi delle edicole. Segno che quando c’è la passione per un progetto, supportato dal talento dei creativi che contriscono all’evolversi della saga del cacciatore di demoni scozzese, tutto è possibile.
Talenti come i due fautori de Il Secondo Girone
Arrivato nelle edicole il 30 giugno e di cui abbiamo presentato in anteprima la bella copertina. Un doppio esordio per le pagine di Samuel Stern, quello del disegnatore Stefano Manieri e dello sceneggiatore Andrea Guglielmino.
Questa volta il libraio esorcista dovrà vedersela con un avversario molto ostico, che trova domicilio in un luogo particolare. Il Secondo Girone è un club privato dove dimorano quelli che agli occhi del mondo vengono considerati freak, ma che hanno un cuore e un’anima come tutti. Come le sorelle siamesi protagoniste, giovani e bellissime, una delle quali posseduta da un demone che si rivelerà un osso duro per Samuel Stern.
Non sveliamo di più della trama. Andrea Guglielmino riesce nella non facile impresa di raccontare una storia non banale, dalle molte sfaccettature e che fa entrare in scena un luogo e un carattere che hanno tutte le qualità per diventare importanti e ricorrenti nel mondo di Samuel. Il Secondo Girone e la sua maitresse, Madame Luthere, sono due elementi ricchi di spunti, storie e passati da svelare. Guglielmino introduce entrambi molto bene, soprattutto l’affascinante tenutaria, costruendo una intrigante relazione tra lei e padre Duncan.
Il Secondo Girone è scritto con grande equilibrio e gusto fumettistico, e dato che Guglielmino è anche noto e bravo critico e giornalista cinematografico, non si nega alcuni omaggi, uno ben visibile, altri raffinati e cinefili. Lo fa però senza esagerare, evitando il citazionismo gratuito di cui la deriva nerd del fumetto contemporaneo sembra essere schiava, spesso e volentieri a sproposito. Al contrario si sofferma sui personaggi, sulle loro psicologie, sulla costruzione di relazioni che hanno senz’altro la forza per non essere solo estemporanee.
I disegni di Stefano Manieri ben si integrano con questo racconto in cui luce e ombra si scontrano e si abbracciano continuamente. Gioca bene con i chiaroscuri, dà un grande dinamismo alle tavole e i personaggi sono tutti molto ben caratterizzati. Un giovane talento da tenere d’occhio.
Il Secondo Girone è un ottimo albo, una storia che senza strafare con colpi di scena intrattiene ed emoziona fino all’ultima tavola. Non è poco, anzi. Speriamo che la banda di Samuel Stern ci riservi altre belle sorprese come questa.