Diablo Cody è un personaggio straordinario: la sua penna caustica inventa neologismi, il suo sense of humor è unico al mondo e attinge a piene mani dal parlato giovanile, dai modi di dire, dalla musica, dal cinema e da quel certo citazionismo tutto nerd che noi amiamo tanto. Ormai il suo è uno stile talmente definito (e non è poco se si pensa alla esigua quantità di sue opere) che si riconosce subito, e basta pronunciare il suo nome che si ha già la garanzia di qualità. Non fa eccezione United States of Tara, la serie televisiva nata da quella testolina matta che è il premio Oscar Cody e da lei in gran parte sceneggiata.
I quattro United States of Tara
United States of Tara è lo spaccato quotidiano nella vita di una madre affetta da un gravissimo disturbo psichico, la Sindrome da Personalità Multipla. Tara ha ben tre persone dentro di sé, oltre alla sua normale identità, e sono tutte perfettamente strutturate. T. è un’adolescente senza un briciolo di inibizioni, Alice una perfetta casalinga anni Cinquanta tutta educazione dei figli, torte a più strati e procreazione e, addirittura, c’è Buck, un camionista repubblicano che adora scolarsi tante birre e sparare alle bottiglie vuote. Ed ecco che il grave problema mentale della protagonista diventa lo spunto per una serie di episodi uno meglio dell’altro, esilaranti quanto profondi, spesso surreali, sempre irresistibili.
Tara è la meravigliosa Toni Collette che, qualora ci fosse ancora bisogno di conferme, dimostra una volta di più di essere un’attrice assolutamente straordinaria. Lontana dai compromessi hollywoodiani, Toni si è presa i suoi rischi nel dover interpretare quattro personaggi in una volta, con tanto di cambi di look improbabili e atteggiamenti ora mascolini ora estremamente lascivi. Ma il suo (i suoi) personaggio è talmente ben scritto che capiamo bene cosa le deve essere passato per la testa al momento di firmare il contratto. Accanto a lei un innamoratissimo John Corbett, marito perfetto che sceglie il compromesso: se Tara ha queste personalità dentro, un motivo ci sarà, e allora basta farmaci e si inizia a lasciare che affiorino, per affrontare la situazione come una famiglia. Certo, non si sa mai con chi si ritroverà nel letto la sera…
Prima di The Crowded Room: arrivano quando ne hai bisogno
Man mano che gli episodi procedono, scopriamo che le tre persone che Tara racchiude in sé hanno degli scopi precisi. Sembra quasi che arrivino quando c’è più bisogno di loro… Ma quali rischi comporta il cambiare continuamente personalità? Se dietro a tutto questo c’è Diablo Cody, non aspettatevi una storiella semplice: la situazione si complicherà, lasciandovi lo spazio di riflettere sul significato degli eventi.
Il cast è azzeccato, ma su tutti domina lei, la protagonista, regina incontrastata grazie al talento e a una fisicità sempre e comunque sopra le righe, anche quando è semplicemente Tara e registra il suo diario come si faceva negli anni Ottanta, perché non sa quando tornerà in sé e cosa le sarà accaduto nel frattempo. Bisogna prendersi i propri rischi se si vuole andare davvero al nocciolo delle cose.
Noi abbiamo goduto di United States of Tara in lingua originale e ve la consigliamo caldamente non doppiata, ancora una volta soprattutto per la bravura di Toni Collette che altrimenti finisce inevitabilmente appiattita. Alla fine questa serie è così spumeggiante per merito di due donne, Diablo e Toni, ma anche i comprimari, come Rosemarie DeWitt, meritano. E vi consigliamo di vederla senza troppe pretese, disposti ad accettare che vi venga proposto un po’ di tutto.
Dopotutto, cosa sarebbe la vita senza un pizzico di follia?