Oscar 2024, si avvicina il momento delle nomination e come sempre ci sono previsioni, scommesse, calcoli, considerazioni. Tutte cose che verranno spazzate via alle 14:30 di martedì 23 gennaio, quando saranno rese pubbliche le scelte dei membri dell’Academy. Fermo restando che la credibilità del premio è ormai da anni compromessa sull’altare del politically correct, del woke e della cancel culture (il punto più basso è stato raggiunto con la statuetta come miglior film a Coda, copia carbone del gradevole film francese La famiglia Belier, sulla base di non si sa esattamente cosa), vincere uno o più Oscar per un film ha ancora un valore economico.
Non tanto in termini d’incassi, anche se un ritorno di fiamma in sala c’è sempre, ma soprattutto in termini di vendita del prodotto per gli sfruttamenti successivi, acquistando valore e potere contrattuale. Una campagna per l’Academy costa e certo non si fa per beneficenza. I titoli e i nomi in lizza sono ormai ampiamente delineati, anche se qualche sorpresa potrebbe ancora esserci. Molti dei film migliori dell’anno verranno però dimenticati, come sempre accade. È quindi questa l’occasione invece per ricordarli, anche per poterli recuperare quanto prima.
MIGLIOR FILM
Barbie, Oppenheimer, Killers of the flower Moon, Anatomia di una caduta, Povere Creature: questi cinque sono sicuri del posto. A questi si dovrebbero aggiungere The Holdovers, Maestro e Past Lives. Restano due posti, che potrebbero conquistare La zona d’interesse e uno tra American Fiction, Il colore viola ed Estranei.
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Detto ciò, c’è un fantasma che si aggira ed è quello de La società della neve. Netflix punterà forte su Maestro, ma il film di Bayona sul celebre disastro aereo sulle Ande è piaciuto e sta piacendo molto, un posto nella cinquina come Miglior film internazionale dovrebbe essere ipotecato, ma come è successo l’anno scorso per All Quiet on the Western Front, potrebbe essere il cavallo vincente del Tudum.
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Altro film che potrebbe riservare qualche sorpresa è Origin di Ava DuVernay, già presentato a Venezia 80. Attorno al film, che parla dello studio della giornalista PremioPulitzer Isabel Wilkerson sul sistema di casta esistente negli Stati Uniti. A farne le spese potrebbe essere La zona d’interesse, che già ai BAFTA non è riuscito a rientrare tra i candidati come miglior film.
MIGLIOR REGIA
Qui il dibattito ruota attorno a quante donne potrebbero essere candidate nella categoria quest’anno. Greta Gerwig, Justin Triet e Celine Song sono tutte in corsa, ma è anche vero che di fronte ci sono Martin Scorsese, Yorgos Lanthimos, Christopher Nolan e Jonathan Glazer. Tutti e quattro avrebbero più ragione di giocarsi l’Oscar 2024 rispetto alle tre registe. Triet e Song hanno fatto film, Anatomia di una caduta e Past Lives, che sono film più di scrittura, per quanto entrambi ottimamente diretti e con idee di regia forti.
La Gerwig regista rispetto ai nomi fin qui citati è uno o più gradini più sotto. Ci sono poi gli outsider: Alexander Payne, Juan Antonio Bayona, Bradley Cooper, la Emerald Fennell di Saltburn, assai sponsorizzata come dimostrato dal generoso Oscar per la sceneggiatura vinto con Una donna promettente.
Detto ciò, ci sono almeno un paio di grandi cineasti che meriterebbero quest’anno di essere riconosciuti. Kelly Reichardt è una, per il suo magnifico Showing Up. L’altro è Paul King, perché la regia di Wonka è un esempio di classicità raffinatissimo.
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MIGLIOR ATTORE
Al momento il favorito per la vittoria finale è Paul Giamatti, che se la vedrà presumibilmente con Leonardo DiCaprio, Bradley Cooper, Cillian Murphy e Jeffrey Wright. Dietro di loro cercheranno di prendere un posto in cinquina Colman Domingo ed Andrew Scott (stranamente snobbato in patria ai BAFTA però).
In tutto ciò, abbastanza incomprensibile è stata la poca attenzione concessa a Christian Friedel, che ne La zona d’interesse è a dir poco eccezionale e meriterebbe di correre per la statuetta. E restando in Europa, il Benoit Magimel di La passion de Dodin Bouffant.
MIGLIORE ATTRICE
Questa è una delle categorie più agguerrite, dato che sono state molte le eccellenti performance al femminile in questa stagione. A spuntare il pass per marzo dovrebbero essere Margot Robbie, Emma Stone (favoritissima), Carey Mulligan, Sandra Huller (per Anatomia di una caduta, ma di fatto anche il lavoro fatto per La zona d’interesse influenzerà i votanti dell’Academy) e Lily Gladstone, che al momento è l’unica che potrebbe impensierire, perché l’idea di premiare per la prima volta un’attrice nativo americana potrebbe mandare in sollucchero l’Academy.
Seguono Greta Lee (Past Lives), e tutte le possibili sorprese, da Fantasia Barrino per Il colore viola ad Annette Benning per Nyad. Ma tra tutte, chi ha davvero offerto un’interpretazione magnifica nel 2023 appena passato è stata Natalie Portman in May December, film di Todd Haynes che meriterebbe maggior considerazione da parte dei membri dell’Academy.
MIGLIORE ATTORE NON PROTAGONISTA
Willem Dafoe meriterebbe di essere almeno candidato per il suo ruolo del Professor Baxter in Povere Creature!, anche se dopo quaranta e passa anni di onorato servizio sarebbe arrivato il momento per lui di vincere una meritata statuetta, anche se sembra essere il collega Mark Ruffalo più considerato per la corsa finale. Il favorito, si sa, è Robert Downey Jr., che come spesso accade finirà con il vincere l’Oscar per una delle sue interpretazioni meno memorabili e di maggiore maniera. A completare la cinquina saranno certamente Ryan Gosling e Robert De Niro, anche se quest’ultimo potrebbe essere a sorpresa scalzato dal bravo Charles Melton di May December. Nella categoria corre anche Peter Sarsgaard, davvero splendido in Memory. Si meriterebbe che il suo lavoro venisse riconosciuto, dopo avere vinto la Coppa Volpi a Venezia 80.
MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA
Anche in questa categoria la gara è particolarmente accesa. America Ferrera per Barbie, Sandra Huller per La zona d’interesse, Emily Blunt per Oppenheimer, ma la favorita al momento è Da’Vine Jay Randolph, davvero bravissima in The Holdovers. Julianne Moore per May December e Jodie Foster per Nyad meriterebbero entrambe la candidatura, così come sarebbe bello vedere in cinquina anche Sigourney Weaver, bravissima ne Il maestro giardiniere, e Claire Foy, che in Estranei offre alcuni momenti di recitazione altissimi.
MIGLIOR FILM INTERNAZIONALE
Nel mondo è stato un anno di grande cinema e i film rimasti in corsa nella shortlist meriterebbero di giocarsi l’Oscar 2024 tra loro senza un taglio ulteriore. Ma purtroppo le regole sono regole e solo cinque potranno giocarsi le loro carte. Presumibilmente Io Capitano non sarà tra questi. La scelta dovrebbe ricadere su La zona d’interesse, La società della neve, Foglie al vento, La passione di Dodin Bouffant e Perfect Days.
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Sorpresa piacevole potrebbe essere The Teacher’s Lounge, ma attenzione a 20 Days in Mariupol, apparso con regolarità in molti premi della Award Season.
MIGLIOR FILM D’ANIMAZIONE
L’Oscar 2024 potrebbe essere un anno rivoluzionario per la categoria. Disney partecipa con due film, Wish ed Elemental. Uno dei due ce la farà sicuramente, più probabilmente il secondo, ma l’anno ha visto tanto prodotto animato di altissimo livello e un film che dovrebbe vincere quasi certo. Si tratta de Il ragazzo e l’airone di Hayao Miyazaki, e se dovessimo pensare a una cinquina ideale sarebbe bello se venisse affiancato da Nimona (probabilmente il miglior film d’animazione dell’anno dopo il maestro giapponese), Robot Dreams, Spider-man: Across the Spider-Verse e Suzume di Makoto Shinkai. Sognare non costa niente.